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Jan Fabre a Milano, i suoi Castelli nella magica ora del Blu

Dopo la Sicilia anche Milano accoglie "il cavaliere della disperazione e guerriero della bellezza": in mostra al Building installazioni site specific a cui faranno da pandant altri lavori esposti alla Baslica di Sant'Eustorgio e alla Cappella Portinari, tutti dedicati al lirico momento di passaggio tra la notte e il giorno MILANO - Arriva in Italia il famso "Blu" di Jan Fabre. L'artista, eclettico controverso dissacratore, torna in Italia, dopo la grande mostra siciliana Ecstasy & Oracles, a cura di Joanna De Vos e di Melania Rossi ancora diffusa tra i templi della famosa valle archeologica e Monreale, e porta in Italia per la prima volta "I Castelli nell’Ora del Blu", una personale ricca e originale, curata ancora da Melania Rossi. Dal 22 settembre le installazioni site specific volute dall'artista e autore teatrale saranno allestite presso BUILDING, splendido spazio espositivo milanese nel cuore di Brera. A queste installazioni si affiancheranno alcune appendici in spazi istituzionali della città: la basilica di Sant’Eustorgio e la Cappella Portinari. "In mostra una selezione di lavori in gran parte mai esposti prima perché provenienti dalla collezione dell'artista, messi ora a disposizione del pubblico in anteprima assoluta realizzati da Jan Fabre dalla fine degli anni Ottanta, incentrati su due temi particolarmente significativi per il maestro: i castelli e l’Ora Blu" spiega la curatrice.  Ma cos'è l'Ora Blu di Fabre?  “Il cinguettio degli uccelli annuncia il giorno. La notte è passata. Ma nell’Ora Blu trovo un luogo adatto per isolarmi dal mondo e dare potere al mio tempo interiore”, spiega lo stesso artista. “La tonalità dell’inchiostro bic - aiuta a interpretare la curatrice - ricorda all’artista l’atmosfera di quel momento speciale tra la notte e il giorno, tra il sonno e la veglia, tra la vita e la morte. L’Ora Blu, un momento di totale silenzio e perfetta simmetria in natura, quando gli animali notturni si stanno per addormentare e quelli diurni si stanno svegliando, in cui i processi di metamorfosi hanno atto. Teorizzata da Jean Henri Fabre, considerato il padre dell’entomologia, l’Ora Blu ha ispirato a Jan Fabre una produzione di disegni a penna bic di vario formato, ma è soprattutto nelle opere di grandi dimensioni che l’occhio si immerge completamente nelle fitte linee blu, dove è difficile - se non impossibile -abbracciare con lo sguardo l’opera nella sua interezza”. E i Castelli? In che modo sono integrati in questo percorso espositivo? “Se  il  castello  è  il  luogo  della  favola  romantica  per  eccellenza,  i  castelli  di  Jan  Fabre  hanno  qualcosa  di  diverso,  sono  infusi  del  personale  romanticismo  dell’artista,  che  si  definisce  “cavaliere  della  disperazione  e  guerriero  della  bellezza”.  Lo  scopo  primo,  l’unico  credo  dell’artista  è  quello  in difesa  della  bellezza  e  della  fragilità  dell’arte.  Jan  Fabre  è  un  cavaliere  contemporaneo  che  fa  castelli  in  aria,  castelli  di  carte,  si  riposa  nel  suo  castello  e  sogna.  Tivoli,  Wolfskerke,  Monopoli,  sono  i  castelli  su  cui  l’artista  è  intervenuto  con  il  suo  segno  blu  e  sono  rappresentati  nelle  opere  in  mostra, ammantati  della  luce  tipica  di  quell’ora  magica  in  cui  possiamo  sognare  di  possedere  un  castello,  di  essere  ancora  in  un’epoca  cavalleresca  fatta  di  valori  per  cui  combattere  strenuamente”.  Un’esperienza quasi mistica, quindi, quella a cui invita lo stesso artista che nel 1988 scriveva a riguardo: “Voglio  che  i  miei  spettatori  siano  in  grado  di  abbandonarsi  all’esperienza  fisica  dell’annegamento  nel  mare  apparentemente  calmo  dei  miei  disegni  con  la  bic  blu”.  “Anche  nei  grandi  formati  in  mostra - aggiunge ancora la curatrice - l’attenzione  si  concentra  naturalmente  su  piccole  porzioni  di  disegno per  seguirne  le  linee  ora  più  lievi,  ora  più  marcate,  oppure  trova  un  immaginario  punto  di  fuga  negli insetti-foglia  applicati  sulla  carta,  che  formano  profili  di  torri  castellane.  Come  di  fronte  al  grande  telo  in  seta  che  sarà  esposto  all’interno  della  basilica  di Sant’Eustorgio,  al  cospetto  delle  sculture  nella  Cappella  Portinari  o  nell’opera  site-specific  che  l’artista  realizzerà  presso  BUILDING,  siamo  dentro  il  disegno,  che  diviene  spazio,  casa,  castello”.  INFO:Jan Fabre I Castelli nell'Ora Blua cura di Melania Rossi22 settembre – 22 dicembre 2018Press preview presso BUILDING: 21 settembre 2018, ore 12:00SEDIBUILDINGVia Monte di Pietà 23, 20121 Milanomartedì-sabato, 10:00 – 19:00 Basilica di Sant'Eustorgio e Cappella PortinariP.zzaSant'Eustorgio 1, 20122 Milano lunedì - domenica, 10:00 - 17:30 Costo ingresso Cappella Portinari € 6 {igallery id=2831|cid=1116|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}  ...

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